Asta e diritto di prelazione
Molti si domandano se ci siano dei soggetti con «diritto di prelazione» da preferire rispetto agli altri partecipanti a parità di offerta. La risposta non è affatto banale perché bisogna distinguere tra le aste pubbliche e quelle private, con regole molto diverse tra loro.
In cosa consiste il diritto di prelazione
Il diritto di prelazione è un istituto creato dalla legge che attribuisce ad alcuni soggetti particolari un canale preferenziale nella conclusione di un contratto. La prelazione può essere legale o volontaria, a seconda di chi la prevede.
Diritto di prelazione sugli immobili in asta
Le aste, quelle che ad esempio di tengono a causa di un fallimento, sono procedure pubbliche dove non esistono preferenze o privilegi. Nessuna prelazione è prevista, nemmeno nei confronti del coniuge, dei figli o dei fratelli del debitore.
In Italia le aste pubbliche giudiziarie rappresentano la maggioranza. Tuttavia esistono anche le aste private, una tipologia di vendita ereditata dal mondo anglosassone che si sta diffondendo anche da noi relativamente agli immobili. Come le aste pubbliche e fallimentari, anche quelle private sono una gara tra più offerenti in cui si aggiudica l’immobile chi offre di più. Vuol dire che, a parità di offerta, si aggiudica la casa uno dei soggetti a cui il nostro ordinamento concede «la preferenza» sugli altri.
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