Cosa succede dopo l’aggiudicazione dell’asta
Se non lo fanno l’aggiudicazione potrebbe essere revocata e quindi l’immobile tornerebbe in asta. Nel momento in cui il delegato chiude la vendita, colui o colei che è identificato aggiudicatario deve firmare un verbale, un documento in cui è dichiarato l’esito della vendita con all’interno data, ora, firma e prezzo di aggiudicazione. Di norma il tribunale concede 120 giorni di tempo,a partire dalla firma del verbale, per pagare la somma al netto della cauzione versata. Il numero di giorni esatto per pagare la somma dovuta è indicato nell’avviso di vendita, insieme agli estremi bancari a cui inviare il bonifico.
Nello stesso termine, l’aggiudicatario deve versare anche le imposte dovute , i diritti d’asta e il compenso del delegato alla vendita.
Avvenuto il saldo prezzo finale, il giudice procede all’emissione del decreto di trasferimento, atto che segna il definitivo passaggio di proprietà nei confronti dell’aggiudicatario. Prima avviene il saldo prezzo e prima il giudice potrà emettere il decreto e depositarlo in Cancelleria che esegue la cancellazione delle ipoteche precedentemente iscritte. Ultimati questi passaggi, l’aggiudicatario può finalmente entrare nell’immobile, abitarvi, eseguire i lavori di ristrutturazione, venderlo o affittarlo.
E se l’aggiudicatario non paga?
Può accadere che, per via di un ripensamento o per mancanza di liquidità, l’aggiudicatario non saldi il prezzo da lui offerto durante l’incanto.
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