Impariamo la lezione da un uomo che si è tolto la vita

Il 26 novembre 2023 un tragico evento di quelli che mai vorremmo conoscere ha sconvolto la città di Cassino, in provincia di Frosinone. Un uomo di 61 anni è stato trovato senza vita giovedì mattina nel garage di casa in uno dei modi più tragici che si possano immaginare e che evito di riportare qui.

Secondo le indagini della polizia il gesto estremo è stato dovuto alla perdita della casa all’asta. L’uomo faceva il commesso in un supermercato e per le circostanze della vita aveva accumulato una serie di debiti che non era riuscito a saldare. La sua casa, l’unico bene di famiglia, era stata messa all’asta e aggiudicata da un’altra persona.

L’uomo era una persona conosciuta e molto apprezzata a Cassino. Era gentile e disponibile, sempre pronto ad aiutare gli altri. La sua morte ha lasciato un profondo dolore e si aggiunge a migliaia di eventi simili che ogni anno avvengono nel nostro paese.

L’Italia non è un paese per debitori

L’Italia non sta bene se la guardiamo dal punto di vista del sostegno a chi versa in gravi situazioni di difficoltà. Ogni anno si registrano circa 4.000 suicidi, troppi. Tra le cause più frequenti ci sono i problemi economici, i disturbi mentali e le dipendenze.

 

Il suicidio è un problema grave, che non va sottovalutato. Per quanto esistano delle misure per il supporto al debitore in difficoltà, il problema è altrove e riguarda la sfera sociale: mi riferisco al modo in cui la nostra società considera il fallimento. Fallimento non in senso imprenditoriale, quanto piuttosto fallimento in qualsiasi area della vita: fallire un progetto, fallire un investimento, così come fallire nel matrimonio o qualunque altra cosa che possa andare diversamente dai piani.

Secondo la nostra società, fallire significa essere finiti. Ma basta spostarsi altrove, nei paesi dove c’è una maggiore apertura, per scoprire che lì il fallimento non è altro che una tappa lungo il percorso di vita così come ce ne sono tante altre.

Per di più non è per niente facile capire se e quando una persona stia valutando un gesto estremo e questo rende ancora più difficile offrire una spalla per rialzarsi.

È quindi nostro dovere creare e diffondere la consapevolezza che nessuno è davvero solo finché è in grado di chiedere aiuto, e che è sempre possibile rialzarsi, qualunque cosa accada nella nostra vita.

Ho alcune domande per gli investitori italiani in aste immobiliari

Questo articolo non vuole strumentalizzare la tragedia di cui ho parlato.

Ma sono convinto che dalla conoscenza nasca la consapevolezza e che la consapevolezza può portarci a prendere decisioni migliori.

Parlando del fatto che è avvenuto voglio sensibilizzare gli investitori e dire loro che quando valutano di partecipare all’asta sperando solo di non comprare la Casa di un “malandrino” non si stanno comportando da Signori. Perché quasi sempre non hanno nessuna idea delle persone alle quali stanno infliggendo un danno né hanno interesse a saperlo.

L’investitore medio di aste in Italia non sa se nella casa che sta puntando ci viva un buon padre di famiglia meritevole di aiuto, non ci pensa affatto. Le uniche domande importanti per lui sono qualcosa come:

  • Quanto tempo serve per liberare la casa una volta che mi sarà aggiudicata?
  • Come fare per velocizzare i tempi di sgombero?
  • Come posso evitare che il debitore mi faccia qualche torto abbassando il valore dell’immobile?

 

Capisci la gravità della situazione?

L’investitore medio non si preoccupa minimamente di diventare l’aguzzino di qualcuno che non conosce.

E io mi chiedo: come si fa a dormire la notte con un tale peso sullo stomaco?

Come si fa a marciare convinti verso l’obiettivo di aggiudicarsi una casa all’asta pur consapevoli che si sta finendo di rovinare la vita ad una persona? Una persona che non ha fatto niente di male se non trovarsi in una situazione che non ha mai voluto.

E allora ecco qui una notizia che vi sconvolgerà: i soldi si possono fare ugualmente mettendo al primo posto un senso di umanità, educazione e rispetto, senza per forza comportarsi da iena.

Conclusioni

Senza dilungarmi oltre, voglio concludere con un consiglio tanto semplice quanto valido che impariamo spesso da piccoli ma troppo facilmente dimentichiamo.

Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te. Tratta gli altri così come vuoi che gli altri trattino te.

Basta questo per avere una direzione sul modo di comportarti nella vita e negli affari.

Se si inizia a ragionare e a comportarsi di conseguenza, allora potremo sperare in un mondo migliore. Perché adesso non lo è affatto.

 

Buon a vita,

Nicola