Gennaio-Marzo 2024: calano ancora le aste immobiliari in Italia

Il mercato delle aste immobiliari ha registrato un calo significativo nei primi tre mesi del 2024. Secondo l’osservatorio “Brick” di Berry Srl (precedentemente Cherry Srl), che monitora periodicamente il mercato immobiliare e delle aste in Italia, il numero di aste pubblicate è diminuito del 17,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nel primo trimestre del 2024 sono state pubblicate 37.000 aste, contro le 45.000 dello stesso periodo del 2023.

Distribuzione delle nuove aste per regione

Nel primo trimestre del 2024, il Portale Vendite Pubbliche ha visto la pubblicazione di circa 37.000 nuovi avvisi d’asta. Di questi, il 53% riguarda immobili residenziali (19.442 aste), il 19% immobili commerciali (7.074 aste), il 3,4% immobili industriali (1.275 aste) e il restante 25% altre categorie immobiliari (9.174 aste). Le aste relative agli impianti sportivi sono state solo lo 0,09% del totale, con 33 avvisi pubblicati.

A livello regionale, la Lombardia ha pubblicato il 12% del totale delle aste (4.502 nuove aste, in calo del 23,4% rispetto al primo trimestre del 2023). Il Lazio e la Sicilia hanno ciascuno superato l’11% delle nuove aste, con rispettivamente 4.232 e 4.158 avvisi, in calo del 4,7% e del 23% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La Valle d’Aosta ha registrato il numero più basso di nuove aste, con solo 55 avvisi, in calo del 40%.

Aste immobiliari nelle grandi città e nelle province

Secondo Chai Botta, responsabile dell’analisi dei dati dell’Osservatorio BRICK, non ci sono state grandi variazioni nelle grandi città e nei capoluoghi di regione. Tuttavia, nelle province, le periferie e le città più piccole hanno registrato i maggiori cali nel numero di nuove aste. Il Tribunale di Roma si conferma il primo per numero di nuove aste aperte nel periodo, mentre le corti d’appello dell’Aquila e di Catania, insieme ai Tribunali di Cremona, Patti, Pavia e Vercelli, hanno registrato il minor numero di aste aperte, con solo una ciascuno.

Roma guida la classifica delle città con il maggior numero di aste censite, con 1.218 avvisi, seguita da Palermo con 270 e Genova con 236. A livello provinciale, la Città Metropolitana di Roma è al primo posto con 2.791 aste pubblicate, seguita da Perugia e Cosenza con rispettivamente 1.095 e 1.065 avvisi.

Base d’asta media

Analizzando la base d’asta media nazionale delle vendite del primo trimestre del 2024, questa ammonta a circa 171.700 euro, con un aumento del 3,5% rispetto ai 165.900 euro del primo trimestre del 2023. Il valore medio della base d’asta per gli immobili residenziali è cresciuto del 9,3%, raggiungendo i 136.700 euro.

Gli immobili industriali hanno registrato una diminuzione del 2,7%, con un valore medio di 613.570 euro, mentre gli immobili commerciali hanno visto un lieve decremento dello 0,3%, con una base d’asta media di 171.400 euro.

Un incremento significativo è stato registrato per gli impianti sportivi, con una base d’asta media di 992.560 euro, più che raddoppiata rispetto ai 425.700 euro del primo trimestre del 2023.

La Sardegna si distingue per il valore medio più alto delle basi d’asta, con 337.243 euro, seguita dal Trentino-Alto Adige con 311.912 euro, la Lombardia con 229.838 euro e la Toscana con 242.516 euro.

Modalità di asta

Per quanto riguarda le modalità d’asta, c’è stato un aumento significativo delle aste gestite in modalità asincrona telematica, passate dal 32% del primo trimestre del 2023 al 38% del primo trimestre del 2024 (nota: in questo blog pubblichiamo regolarmente avvisi d’asta che rientrano in questa tipologia, solitamente afferenti alle operazioni di dismissione di immobili da parte di enti pubblici).

Le vendite presso il venditore e sincrone miste sono diminuite rispettivamente del 4% e del 2%. Le vendite sincrone telematiche sono rimaste per lo più invariate.

Conclusioni

Il calo delle aste immobiliari nel primo trimestre del 2024 rappresenta un segnale importante per noi operatori del settore. Agli investitori che desiderano investire nelle aste immobiliari, vogliamo ricordare che è fondamentale farlo in modo etico e responsabile: il calo numerico delle aste non allevia il disagio sperimentato dalle famiglie che, invece, la morsa di un’asta la vivono sulla pelle.

In questo contesto, SOS Casa Asta S.p.A. offre un porto sicuro e affidabile tanto per gli investitori, quanto, ovviamente, per i debitori esecutati che vogliono salvare il proprio immobile.

Relativamente agli investimenti etici in aste, abbiamo recentemente inaugurato un’area riservata agli investitori sul nostro sito www.soscasaastaspa.it. Questa sezione dedicata consente agli investitori di scegliere le operazioni in cui investire, avendo a disposizione un dettaglio puntuale della profittabilità dell’investimento e delle sue garanzie.

Invito gli investitori interessati ad iscriversi all’area riservata (da qui) e a unirsi a noi nel promuovere pratiche di investimento più etiche e responsabili nelle aste immobiliari.

 

Alla prossima,

Nicola Compagnone