Nel panorama finanziario italiano, AMCO ha recentemente compiuto un passo significativo acquisendo l’80% del Gruppo Exacta, specializzato nella gestione dei crediti per la Pubblica Amministrazione (PA). Questa operazione, annunciata il 24 febbraio 2025, mira a rafforzare il ruolo sistemico di AMCO nella gestione dei crediti deteriorati, con un focus particolare sul settore pubblico.
Dettagli dell’Acquisizione
L’accordo è stato siglato tra AMCO, la piattaforma di capitali permanenti Eulero Capital e la famiglia Oreglia, precedenti proprietari del Gruppo Exacta. Il restante 20% del capitale sociale rimarrà nelle mani dei fondatori e del management di Exacta, garantendo così continuità gestionale e preservando il know-how aziendale. Sebbene i dettagli finanziari dell’operazione non siano stati divulgati, è noto che l’acquisizione avverrà interamente per cassa, senza ricorrere a finanziamenti esterni. La finalizzazione dell’accordo è prevista entro il primo semestre del 2025, subordinata all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni regolamentari.
Obiettivi Strategici di AMCO
Questa acquisizione si inserisce nel terzo pilastro del Piano Strategico 2024-2028 di AMCO, denominato “Produciamo Valore”. L’obiettivo è lanciare nuove iniziative per la gestione dei crediti deteriorati nell’interesse pubblico, rafforzando così il ruolo sistemico di AMCO nel settore. Con l’integrazione di Exacta, AMCO acquisisce una piattaforma operativa dotata di elevato know-how tecnologico, complementare al proprio business e in linea con il modello operativo attuale. Questo permetterà di ottimizzare la gestione dei tributi locali non riscossi, rendendo il processo più efficiente e trasparente.

Il Ruolo di Exacta nel Settore Pubblico
Il Gruppo Exacta è riconosciuto per la sua esperienza nella gestione e nel recupero dei tributi locali per conto della Pubblica Amministrazione. La sua piattaforma tecnologica avanzata e il personale altamente qualificato hanno permesso a numerosi enti locali di migliorare le proprie performance nella riscossione dei tributi, contribuendo al riequilibrio finanziario delle amministrazioni locali. L’integrazione con AMCO consentirà di ampliare l’offerta di servizi e di implementare best practice nel settore del recupero crediti per la PA.
Implicazioni per i Debitori Esecutati
L’ingresso di AMCO nel settore della gestione dei crediti per la Pubblica Amministrazione potrebbe avere ripercussioni significative per i debitori esecutati. La maggiore efficienza e l’adozione di tecnologie avanzate nel recupero dei tributi locali potrebbero portare a un incremento delle azioni esecutive nei confronti dei contribuenti morosi. Tuttavia, è fondamentale che i debitori siano consapevoli dei propri diritti e delle possibili strategie di difesa a loro disposizione.
La Cessione del Credito e la Difesa del Debitore
La cessione del credito è un istituto giuridico attraverso il quale un creditore (cedente) trasferisce a un terzo (cessionario) il proprio diritto di credito nei confronti di un debitore (ceduto). Nel contesto delle procedure esecutive, la cessione del credito può avere diverse implicazioni per il debitore esecutato.
Secondo l’articolo 1264 del Codice Civile italiano, la cessione diventa efficace nei confronti del debitore ceduto solo quando questi l’ha accettata o ne ha ricevuto notifica. Questo significa che, fino a quel momento, il debitore può legittimamente adempiere la propria obbligazione nei confronti del creditore originario, e tali pagamenti avranno effetto liberatorio. Pertanto, è essenziale che i debitori prestino attenzione alle comunicazioni ricevute riguardo alla cessione del loro credito, poiché una mancata notifica potrebbe influire sulla legittimità delle azioni esecutive intraprese dal nuovo cessionario.
Inoltre, la giurisprudenza ha stabilito che, in caso di cessione del credito, il cessionario assume la piena titolarità del diritto di credito nei confronti del debitore ceduto. Questo implica che il debitore può opporre al cessionario tutte le eccezioni che avrebbe potuto opporre al cedente, incluse quelle relative alla validità del titolo costitutivo del credito. Di conseguenza, i debitori hanno la possibilità di contestare la legittimità della cessione e delle eventuali azioni esecutive basate su di essa, qualora vi siano motivi fondati.
Importanza della Verifica della Legittimazione Attiva
Un aspetto cruciale nella difesa del debitore esecutato riguarda la legittimazione attiva del soggetto che promuove l’azione esecutiva. È fondamentale che il creditore procedente dimostri di essere il legittimo titolare del credito azionato. In mancanza di prove sufficienti, il debitore può contestare la legittimità del pignoramento o dell’azione esecutiva. Spesso, nei casi di cessione del credito, la documentazione che prova la titolarità effettiva del credito non è completa o presenta delle incongruenze. Questo può rappresentare un’opportunità per il debitore esecutato di contestare la legittimità dell’azione esecutiva.
Strategie per la Difesa del Debitore Esecutato
Per i debitori coinvolti in procedure esecutive, esistono diverse strategie di difesa che possono essere adottate per tutelare i propri diritti. Ecco alcuni aspetti chiave:
1. Contestazione della Legittimità della Cessione del Credito
Uno dei primi passi è verificare se la cessione del credito sia stata effettuata correttamente e se il nuovo cessionario abbia tutti i requisiti per agire in giudizio. Se la documentazione relativa alla cessione è incompleta o errata, il debitore può contestare la validità dell’azione esecutiva. In molti casi, le cessioni dei crediti vengono effettuate in blocco, senza un’adeguata verifica della titolarità di ciascun credito. Questo può generare situazioni in cui il cessionario non è in grado di dimostrare il proprio diritto a procedere con l’esecuzione.
2. Saldo e Stralcio come Soluzione Alternativa
Il saldo e stralcio è una delle soluzioni più efficaci per chi si trova in difficoltà con un debito esecutato. Questo metodo consente di chiudere la posizione debitoria negoziando con il creditore un importo inferiore rispetto a quello nominale. Quando un credito viene ceduto a una società di recupero, quest’ultima spesso è disposta a trattare, accettando un pagamento ridotto pur di monetizzare rapidamente il credito. Questo approccio può consentire ai debitori di liberarsi del debito con una cifra significativamente più bassa rispetto a quella richiesta inizialmente.
3. Opposizione all’Esecuzione e Verifica del Credito
Un’altra strategia efficace è presentare opposizione all’esecuzione, soprattutto quando il titolo esecutivo presenta delle irregolarità. È fondamentale verificare se il credito vantato dal creditore sia effettivamente esigibile e se siano stati rispettati tutti i passaggi formali previsti dalla legge. In alcuni casi, un’attenta analisi può rivelare vizi procedurali che rendono inefficace l’azione esecutiva.
Ad esempio, il creditore deve dimostrare di aver correttamente notificato il titolo esecutivo e di aver rispettato i termini previsti per l’azione esecutiva. Se il debitore non ha mai ricevuto le comunicazioni obbligatorie, l’azione esecutiva potrebbe essere contestata con successo.
4. Rinegoziazione del Debito con il Creditore
Alcune banche e servicer sono disponibili a rinegoziare i debiti, soprattutto se il debitore dimostra di avere una capacità di pagamento parziale ma costante. In questi casi, può essere possibile ottenere una dilazione del pagamento, una riduzione degli interessi o la ristrutturazione del debito con condizioni più favorevoli. Questo approccio è particolarmente utile per chi ha ancora una stabilità economica e vuole evitare l’esecuzione forzata.
5. Verifica della Prescrizione del Credito
Un aspetto spesso trascurato è la prescrizione del credito. Se il creditore non ha intrapreso azioni legali entro il termine di prescrizione previsto dalla legge, il debito potrebbe essere considerato estinto. È quindi importante verificare se il termine per la riscossione sia ancora valido o se il debitore possa opporre l’eccezione di prescrizione.
In Italia, la prescrizione varia in base alla tipologia di credito:
• Crediti bancari e finanziari: 10 anni
• Tributi locali e multe: 5 anni
• Bollette e utenze: 2-5 anni
Se il credito è prescritto, il debitore può presentare un’opposizione per bloccare qualsiasi azione esecutiva.
Conclusioni: La Difesa del Debitore Esecutato è Possibile
L’acquisizione del Gruppo Exacta da parte di AMCO è un chiaro segnale della crescente attenzione verso la gestione e il recupero dei crediti pubblici. Questo cambiamento può portare a un’intensificazione delle azioni esecutive nei confronti dei contribuenti morosi. Tuttavia, esistono strumenti giuridici e strategie concrete che i debitori possono adottare per tutelarsi.
Uno degli aspetti fondamentali è comprendere il ruolo della cessione del credito e sapere come contestarla, quando necessario. Inoltre, strumenti come il saldo e stralcio, la rinegoziazione del debito, l’opposizione all’esecuzione e la verifica della prescrizione possono offrire soluzioni concrete per chi si trova in difficoltà.
Il nostro obiettivo è sempre quello di aiutare i debitori esecutati a difendersi, fornendo informazioni e supporto per far valere i propri diritti. Se ti trovi in una situazione difficile e vuoi proteggere il tuo patrimonio, agire tempestivamente è la chiave per trovare la soluzione migliore.