Il tempo agisce veloce. Tu agisci. E alla fine, la casa sarà salva.

Prevenire è meglio che curare. Se stai iniziando a sentire “tirare” il bilancio familiare, se una rata slitta, se ti trovi a usare la carta di credito per pagare l’altra… fermati un attimo e leggi con attenzione. In questo articolo ti spiego come riconoscere subito i primi sintomi di sovraindebitamento e quali mosse fare nelle prossime ore e settimane per proteggere te, la tua famiglia e la tua casa.

Sono Nicola Compagnone, presidente di SOS CASA ASTA S.p.A.: ogni giorno vedo situazioni che potevano essere risolte mesi prima, con meno stress e meno costi. Il tempo corre: agire presto è la differenza tra un problema gestibile e una crisi che travolge tutto.

I primi segnali che non devi ignorare

Ecco una checklist pratica. Se ti riconosci in due o più punti, sei già in zona rischio:

  • Paghi in ritardo bollette, mutuo o finanziamenti (anche solo di qualche giorno).
  • Usi prestiti piccoli o il “paghi dopo” per coprire spese ordinarie.
  • Riesci a pagare solo il minimo della carta di credito.
  • Hai chiamate o solleciti da parte dei creditori / recupero crediti.
  • Le tue entrate non coprono le uscite per 2–3 mesi consecutivi.
  • Per “arrivare a fine mese” vendi beni, chiedi anticipo TFR o prestiti ad amici/parenti.
  • Stai evitando di aprire posta o PEC per paura di brutte notizie.

Questi sono i campanelli d’allarme. Il momento giusto per muoverti non è quando arriva il pignoramento: è adesso.

Perché agire subito (anche se “reggi ancora”)

  1. Costi e interessi aumentano, spesso in modo esponenziale.
  2. Le opzioni legali (piani di ristrutturazione, accordi con i creditori, saldo e stralcio) sono più accessibili quando sei in anticipo.
  3. Se intervieni presto, puoi negoziare da posizione di forza e proteggere la casa.
  4. Riduci ansia e stress familiare: la chiarezza toglie paura.

Le 5 mosse da fare entro 72 ore

1) Fotografia rapida della situazione

Raccogli estratti conto ultimi 6 mesi, contratti di mutuo/finanziamento, bollette, cartelle, eventuali comunicazioni ricevute. Una cartella (fisica o digitale) unica.

2) Calcola il tuo “respiro” finanziario

Entrate mensili nette – uscite fisse (mutuo/affitto, bollette, cibo, scuola): se il risultato è negativo o vicino a zero, sei in warning. Se il peso dei debiti supera il 30–35% del reddito, va ricalibrato subito.

3) Mappa dei creditori (A–B–C)

Classifica per urgenza e impatto:

  • A: mutuo/casa, tributi, forniture essenziali;
  • B: prestiti personali, carte revolving;
  • C: spese non essenziali, acquisti rateali minori.

4) Stoppa l’emorragia

Taglia o sospendi immediatamente ciò che non è vitale (abbonamenti, spese superflue). Valuta con la banca moratorie/sospensioni, consolidamento, o rinegoziazione.

5) Contatta (tu) i creditori, con metodo

Una mail/PEC proattiva vale oro: mostra consapevolezza, proponi un piano temporaneo, chiedi rimodulazione. Far finta di nulla peggiora la tua posizione.


Strumenti utili della normativa (in parole semplici)

La normativa sulla crisi e insolvenza offre strumenti concreti (aggiornati al 2025) per chi è in difficoltà: piani di ristrutturazione, accordi con i creditori, gestione del sovraindebitamento, e — quando serve — saldo e stralcio. Il punto è scegliere quello giusto per il tuo caso e arrivarci preparati, con i numeri in mano.

Il mio obiettivo, prima ancora della strategia legale, è evitare l’esecuzione e salvare la casa, negoziando condizioni sostenibili e trasparenti.


Un problema diffuso: perché spesso chi ti segue non è “indipendente”

Lo dico chiaramente, perché lo vedo ogni giorno: troppi professionisti propongono ai clienti ciò su cui guadagnano di più o ciò che sanno fare meglio, non per forza ciò che serve davvero al cliente.

Screenshot

Per questo ho creato strumenti chiari e pratici per renderti autonomo nelle prime decisioni:

  • Il mio libro (disponibile su Amazon): un manuale operativo pensato per persone comuni. Ti guida passo dopo passo tra le soluzioni previste dalla legge e gli errori da evitare oggi, con riferimenti alla crisi e insolvenza aggiornata al 2025. Ti aiuta a capire e decidere prima di spendere soldi inutilmente.
  • Il mio e-book “Tutta la verità sulle Aste Immobiliari in Italia”: lo trovi sul mio sito nicolacompagnone.it. Spiego dalla A alla Z come funzionano davvero le aste, quali miti sfatare, come difendere il debitore e le strategie per non perdere la casa.
  • Articoli chiave sul blog come “Il Manifesto” e “La Soluzione Definitiva”: sono linee guida sintetiche che puoi leggere subito per farti un’idea del metodo che propongo.

Non sono in guerra con gli avvocati o i consulenti: conosco professionisti straordinari. Ma per partire col piede giusto serve indipendenza, metodo e interesse allineato al tuo risultato.


Il metodo SOS CASA ASTA S.p.A. in 6 passi (orientato alla salvezza della casa)

  1. Diagnosi: numeri e documenti, senza alibi.
  2. Obiettivo: definisci la priorità (“salvare la casa”); tutto il resto viene dopo.
  3. Strategia: scegliamo se puntare a rinegoziazionepiano del consumatore/sovraindebitamentosaldo e stralcio, o un mix. – RICERCA INVESTITORE ETICO – CARTOLARIZZAZIONE SOCIALE
  4. Negoziazione: contatti strutturati, proposte misurabili (rate, tempi, garanzie).
  5. Esecuzione: rispetto del piano, monitoraggio mensile del cash flow.
  6. Prevenzione futura: budget 50/30/20, fondo emergenze, assicurazioni mirate, regole d’acquisto.

Errori da evitare (anche se ti sembrano “furbi”)

  • Aspettare di “vedere come va il prossimo mese”.
  • Pagare chi urla di più invece di chi può metterti a rischio (mutuo/tributi/utenze).
  • Nuovi prestiti per coprirne altri: è benzina sul fuoco.
  • Non leggere la posta/PEC.
  • Delegare tutto a chi promette “miracoli” senza numeri e piano.

Un piano semplice 30–60–90 giorni

Entro 30 giorni

  • Mappa completa debiti/creditori.
  • Primo giro di contatti con proposte scritte.
  • Tagli strutturali alle spese.
  • Scelta del percorso (negoziazione/strumento legale).

Entro 60 giorni

  • Accordi di rimodulazione o piano depositato/avviato.
  • Fondo emergenze attivato (anche minimo).
  • Monitoraggio settimanale entrate/uscite.

Entro 90 giorni

  • Stabilizzazione dei pagamenti.
  • Eventuale chiusura di pratiche onerose (carte revolving, microprestiti).
  • Prima ricostruzione del merito creditizio.

Risorse immediate per te


Conclusione

Se stai leggendo questo articolo, probabilmente il tempo ti sta già spingendo. Ricorda il principio: “Il tempo agisce veloce. Tu agisci. E alla fine, la casa sarà salva.”

Non servono gesti eroici: servono decisioni chiaremetodo e azioni ripetute. Comincia oggi: fotografa i numeri, chiama i creditori, scegli il percorso, e metti in sicurezza la tua casa.

Se vuoi un aiuto concreto, parti dalle risorse gratuite del blog e dall’e-book; poi valuta il mio manuale su Amazon per avere una guida passo-passo.

La differenza tra “crisi” e “soluzione” è spesso una settimana di azioni. Agisci ora.

spero di aver fatto cose buone e giusta

buona vita